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Rivelazione, Cittadella, Assisi (PG) 2016, 180pp
Copertina Indice

Introduzione

1. La rivelazione nella Sacra Scrittura

 1.1 Nella prospettiva del prologo della Lettera agli Ebrei

 1.2 La rivelazione nell'Antico Testamento 1.2.1 Dimensione storica della rivelazione: l'alleanza 1.2.1.1 Indicibilità del nome e invisibilità del volto di Dio 1.2.2 La dimensione profetica della rivelazione veterotestamentaria 1.2.2.1 Paternità e sponsalità 1.2.2.2 Messianismo ed escatologia 1.2.3 Creazione e sapienza

1.3. La rivelazione nel Nuovo Testamento 1.3.1 Gesù Cristo rivelatore: il rapporto con il Padre 1.3.2 La rivelazione del regno di Dio e i suoi segni 1.3.3 Il mistero pasquale1.3.4 Gesù il rivelatore nel Quarto Vangelo 1.3.5 Rivelazione come mysterion: san Paolo

 2. La riflessione sulla rivelazione nel corso della storia

2.1 Epoca patristica 2.1.1 La rivelazione sullo sfondo del confronto apologetico 2.1.2 Il contributo di Ireneo di Lione nel contesto della crisi gnostica 2.2 L'età della scolastica medievale 2.2.1 Tommaso d'Aquino 2.3 La modernità e la critica della rivelazione 2.3.1 La risposta della teologia moderna 2.4. La tematizzazione della rivelazione nel magistero in epoca moderna 2.4.1 Circa il "luogo della rivelazione": il sorgere di una vexata quaestio e l'intervento del Concilio di Trento 2.4.2 Il Concilio Vaticano I e la costituzione dogmatica Dei Filius 2.5. La centralità della rivelazione nella teologia del sec. XX 2.5.1 La riflessione sulla rivelazione nella Costituzione dogmatica Dei Verbum (18 novembre 1965) 2.5.1.1 Il capitolo I della Dei Verbum: la rivelazione 2.5.1.2 Il capitolo II della Dei Verbum: la trasmissione della rivelazione

3. La rivelazione: una riflessione sistematica 3.1 Dialogo e grazia 3.2 Rivelazione e creazione 3.3 Rivelazione e storia 3.4 Parola e storia: la sacramentalità della parola

Conclusione

Bibliografia essenziale

Indice dei nomi
Recensito da M. Bennardo in Archivio Teologico Torinese, 23 (2017),2, 456-459; da V. Balaguer in Scripta Theologica 49 (2017),3, 778-779; da A. Ricupero in Studia Patavina 64 (2017),3, 589-590; da B. de Baenst in Nouvelle Revue Théologique 141 (2019), 3; segnalato da C. Aparicio Valls in Gregorianum 99 (2018), 1, 218-219

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Recensione del volume S. Didonè, La struttura antropologica della fede. Ripensare la teologia filosofica, Glossa, Milano 2015, in Lateranum 82 (2016), 1, 206-208.
Recensione del volume Z. Bere, Lecture de l'anthropologie de Blaise Pascal. La quête du sens de la vie, L'Harmattan, Paris 2015, in Lateranum 82 (2016), 1, 192-193.
M. Bordoni, Gesù di Nazaret Signore e Cristo. Saggio di cristologia sistematica. I. Problemi di metodo, a cura di N. Ciola - A. Sabetta - P. Sguazzardo, EDB, Bologna 2016, 214pp
Copertina A trent'anni dalla prima edizione, avvenuta tra il 1982 e il 1986, viene riproposta la trilogia cristologica di Marcello Bordoni. Quest'opera poderosa, ormai da tempo introvabile, è stata definita una Summa sul mistero di Cristo e considerata una delle pubblicazioni più significative nel panorama della teologia del Novecento. Essa non si presenta soltanto come una dottrina sulla persona e l'opera di Gesù Cristo, ma come un'imponente trattazione della teologia trinitaria, dell'escatologia, della pneumatologia, dell'antropologia teologica e dell'ecclesiologia. In questo primo volume, Bordoni intende offrire un approccio metodologico all'indagine del rapporto tra storia e fede e, nella fusione di orizzonti tra teologia fondamentale e dogmatica, si propone di elaborare una cristologia sistematica fondamentale.
Quel che resta della ragione. Sul senso di una nemesi storica per la dicibilità della fede nella congiuntura post-moderna, Youcanprint, Tricase (LE) 2016, 166pp
Copertina Il volume nella prima parte presenta una ricognizione sulla postmodernità che, al di là dell'acceso e irrisolto conflitto delle interpretazioni, rimane il termine che raccoglie più consenso per indicare la contemporaneità complessa e frammentata e altamente sfuggente alla "presa" dei concetti. Sono presentate le posizioni alcuni interpreti di spicco (Lyotard, Vattimo, Habermas) e di alcuni fenomeni come il neopaganesimo e il ritorno del sacro. Nella seconda parte si tenta un approccio teologico-fondamentale per evidenziare la "posta in gioco", ovvero la crisi della ragione nella postmodernità e la necessità di ritrovarla oltre le derive ideologiche moderne, restituendole quelbruolo decisivo nella vita di luogo della domanda di senso oltre la sua proclamata irrilevanza

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