Sito personale di Antonio Sabetta

Ultimi aggiornamenti

Area riservata

RSS RSS – Sottoscrivi il feed

Blog

Washington D.C.

Salutati i parenti, da Trenton ci siamo diretti con il treno a Washington, la capitale. Prima volta in un treno americano: vagone pulito, bagno con scarico all'acqua verde e naturalmente tanta aria condizionata da gelarti la faccia. L'arrivo a Union Station è l'impatto con qualcosa di davvero grande come la stazione della Capitale; ci siamo guardati attorno, mangiato qualcosa fra un via vai interminabile di persone, preso la metro rossa e scesi alla fermata Catholic University. A pochi metri c'era il Theological College, di fronte al National Shrine e accanto alla Trinity University. Dall'esterno un po' tutta la zona sembrava Hogwarts ma dentro il seminario era moderno. Brian ci ha accolti, dato le chiavi delle stanze e fatta la consueta raccomandazione: non uscire di sera e non andare da soli in luoghi non frequentati. Il tempo di lasciare lo zaino ed eccoci immersi nella capitale con prima tappa alla Casa Bianca. Fa impressione a Washington la grandezza degli spazi: attraversare da un block all'altro richiede tempo e gli avenues sono sempre incrociati da strade di almeno quattro corsie di solito a senso unico. Ancora più impressionante la visita a Capitol Hill. Da Union Station percorrendo Delaware avenue abbiamo raggiunto il Campidoglio dall'entrata posteriore; ci sono voluti oltre 10 minuti per arrivare all'ingresso principale che si distendeva con uno sguardo bello e imponente sulla città, svettando il monumento a G. Washington prima e all'orizzonte la White House. Molto suggestiva la visita alla Library of Congress davvero bella ed elegante, ma la sorpresa più mozzafiato è stata la National Gallery of art. Dentro due edifici imponenti, giganteschi, una miriade di opere d'arti di straordinaria bellezza: i Monet, Manet, Van Gogh, Cézanne, Rembrandt, Tiziano, Picasso, Canaletto ed infiniti altri riempivano spazi enormi. Non ho mai visto tanta arte in uno stesso luogo. Credo che la capitale mi resterà impressa a lungo per l'idea di sconfinato ma anche di tranquillità: le strade non erano affollate, i marciapiedi grandi, ovunque spazio, da riempirti lo sguardo. E poi a Washington, precisamente nei pressi del Du Pont Circle, ho comprato la mia copia dell'ultimo volume della saga di Harry Potter all'indomani dell'Harry Potter Day.

Lascia un commento

I commenti sono moderati. L'indirizzo IP di chi commenta viene registrato.

* = campo obbligatorio