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Il cielo stellato sopra di me...

Si torna a casa, dopo 17 giorni che sono volati, con la tristezza di dover abbandonare un luogo scoperto per la prima volta e capace di impressionare profondamente. Ora è tempo di partire e si sa che "partire è un po' morire". Mi accoglie l'International Airport di Filadelfia e una lunga attesa per l'imbarco. Questa volta nessun allarme bomba e la speranza di arrivare presto a Parigi perchè volare non mi lascia tranquillo. Il cielo lentamente is getting dark e seguendo la rotta dal finestrino accanto al mio posto scorgo la volta stellata. Mi vengono subito in mente le parole di Kant: "il cielo stellato sopra di me" (non la seconda parte della frase che per me è tanto lontana e non vera). Il cielo sereno visto così in alto è uno spettacolo mozzafiato che rapisce per la sua bellezza ma che, ciò nonostante, non mi fa pensare a Dio. Le ore scorrono lente, io mi porto addosso un irragionevole timore, non riesco a dormire un istante, mi guardo Shrek terzo, ascolto un po' di musica, provo a leggere qualcosa, attendo con trepidazione l'alba, finalmente arriviamo a Parigi. Arrivederci America, chissà se ti rivedrò un giorno...

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